UN LIBRO IN SEI DOMANDE
Attività di animazione e interventi sonoro-musicali nelle case di riposo

Eccoci ancora con con UN LIBRO IN SEI DOMANDE.
Scegliamo libri significativi che trattano di anziani e di problematiche ad essi collegate e chiederemo agli autori di presentare la propria opera rispondendo brevemente a sei semplici domande, sempre le stesse, che possano dare un’idea del loro lavoro.
Creare cultura sul mondo degli anziani, delle persone affette da demenza e di chi si prende cura di loro passa anche dal tempo dedicato a leggere, studiare, approfondire tanta ricchezza che già esiste, senza fermarsi a slogan superficiali o a esperienze soltanto emotive.

Ritorniamo volentieri a parlare di animazione con le persone anziane, tema che va a toccare non solo la qualità del tempo vissuto – e vissuto insieme -, ma anche e soprattutto la valorizzazione della persona e delle sue capacità.
Ci accompagna in questo percorso il libro “ATTIVITA’ DI ANIMAZIONE E INTERVENTI SONORO-MUSICALI NELLE CASE DI RIPOSO”, di Anna Loredana Civita, che dopo un percorso nel modo dell’arte e della pubblicità ha dedicato tempo e passione al ruolo di animatrice nelle strutture per anziani, con particolare attenzione ai percorsi di relazione con le persone affette da demenza.
Anche lei ci ha aiutato a scoprire le ricchezze del suo libro rispondendo alle nostre sei domande.

  • 1. PERCHÈ HAI SCRITTO QUESTO LIBRO?
    Quando ho iniziato a lavorare come animatore presso una casa di riposo di Trieste, città in cui vivo, la mia formazione era esclusivamente artistica e pubblicitaria e non sapevo niente di anziani, di demenza, di malattia di Alzheimer e di tutto quanto concerne l’età senile; allora infatti la letteratura su questo argomento era alquanto scarna e mi sarebbe stato utile trovare delle indicazioni pratiche. Così mi ripromisi di scrivere un libro per divulgare la mia personale esperienza da condividere con i miei colleghi e dopo anni di lavoro lo realizzai.
  • 2. PER CHI HAI SCRITTO QUESTO LIBRO?
    Per tutti coloro che lavorano con una persona anziana, smemorata o no. Potrebbe essere utile anche a un familiare-caregiver, ad un badante, a chi vuole approfondire utilmente l’argomento del “cosa gli faccio fare e perché” senza affrontare da subito volumi impegnativi utilissimi ma, a volte, con pochi esempi pratici.
  • 3. CHE COSA POTREBBE INVOGLIARE UN POTENZIALE LETTORE A LEGGERLO OGGI STESSO?
    Un animatore, un educatore, un musicoterapista o un fisioterapista, potrebbero trarne spunti per le loro attività. Inoltre ci sono molte brevi informazioni che riguardano la persona anziana, i suoi comportamenti, l’importanza del contesto che ho pensato efficaci per la relazione e il risultato dell’intervento. Certamente, in altri testi specifici le problematiche sono descritte ampiamente dai professionisti del settore e suggerisco sempre di approfondire gli argomenti che ciascuno trova utili per sé.
    Potrebbe trarre spunti utili anche un familiare o un convivente: molto spesso mi vengono richiesti suggerimenti per far “occupare” il tempo al proprio congiunto.
  • 4. CHE COSA TEMI CHE NON POSSA ESSERE CAPITO FINO IN FONDO PERCHÉ MOLTO INNOVATIVO O INUSUALE?
    Sinceramente non saprei. Non lo reputo un libro innovativo, lo sarebbe stato di certo più di vent’anni fa quando ho iniziato a fare questo lavoro. All’epoca nelle case di riposo si proponeva la lettura del giornale, la tombola e le parole crociate . Non trovavo sempre adatte queste attività e così mi sforzavo per realizzare ciò a cui pensavo, cercando anche di far divertire. Forse nel libro non sarà sempre capita la scarna descrizione degli item riservati alle attività, ma è stata una scelta voluta pensando alla creatività personale di ognuno di noi. Se fossi scesa troppo nei dettagli avrei in qualche modo condizionato il lavoro individuale dell’operatore. Il mio libro resta una sorta di manuale da consultare velocemente.
  • 5. FRA DIECI ANNI TI FAREBBE PIACERE SE QUALCUNO CHE HA LETTO IL LIBRO DICESSE…
    ’Mi è stato utile’. In realtà sono già stata soddisfatta di quanto fin qui è accaduto. Grazie ai social media alcuni animatori e alcuni familiari si sono messi in contatto con me e me lo hanno detto personalmente.
  • 6. UNA CITAZIONE DAL LIBRO CHE RITENETE MOLTO SIGNIFICATIVA:
    A conclusione di ogni incontro le persone apparivano un po’ disorientate e preoccupate perché non ricordavano più dove dovevano andare. Alla fine di un incontro una signora ci chiese quale fosse la ragione per cui li facevamo riunire in gruppo e Iolanda le rispose “Ci riuniscono per farci sentire ancora vivi!”.

    Il nostro obiettivo è quello di aiutare il malato a vivere meglio, concentrandoci sulle sue capacità. Risulta indubbiamente difficile modificare il nostro modo di pensare orientato verso scopi precisi, ma dobbiamo imparare a vedere con occhi diversi, a entrare nel mondo possibile del malato e a viaggiare con lui; come se noi fossimo la canoa e lui il fiume che scorre, con una corrente a volte calma e a volte turbinosa.

Titolo: Attività di animazione e interventi sonoro-musicali nelle case di riposo
Autore: Anna Loredana Civita
Editore: Maggioli Editore

Disponibile online a questo link: https://www.maggiolieditore.it/attivita-di-animazione-e-interventi-sonoro-musicali-nelle-case-di-riposo.html