Perchè ogni volta che si parla dell’invecchiamento della popolazione sembra di assistere alla rassegnazione di fronte a una disgrazia?

Oggi nel mondo occidentale viviamo il doppio rispetto a 100 anni fa: è forse il risultato più bello dell’evoluzione culturale e scientifica, eppure a sentire parlare di sociologia, pensioni, assistenza, costi, sembra che si tratti solo di un problema.
Agli occhi della statistica e delle scienze sociali sembra una catastrofe?
E’ solo un mondo diverso, che va ripensato per la situazione attuale, dove invecchiare è un’altra cosa rispetto a 50 o 100 anni fa.
Se negli anni 60 servivano molte più pediatrie che case di riposo, oggi è cambiato il contesto, basta cominciare a guardarlo per come è.

E se proviamo a guardare all’invecchiamento non tanto con lo sguardo statistico, ma con l’attenzione al singolo, che cosa c’è di più bello di sapere che probabilmente potrò vivere di più, e così anche la mia mamma, i miei nonni, i miei figli…?

In questo link, nel file INVECCHIARE: GRAZIA O DISGRAZIA? ne parlo a un convegno organizzato dalla coop. L’Arcobaleno di Lecco per il CDI di Lomagna: un bell’esempio di come ci si può riorganizzare per rispondere ai bisogni veri e creare realtà di vita!