RICOMINCIARE CON L’ALZHEIMER
Riconoscere le priorità
“Dobbiamo dirci una volta per tutte quali siano le priorità. Potremmo scoprire che conta molto di più una presenza capace di accettare i deficit e creare un ambiente non giudicante che non una lotta contro i sintomi cognitivi, irreversibili, e la pretesa di controllare tutto.“
La tentazione è forte. Vorremmo trovare il modo di far recuperare un poco la memoria, di aiutare la persona con demenza a riconoscere i posti o le persone, a orientarsi meglio nel tempo… Ma, dobbiamo dircelo, questo sembra importante dal nostro punto di vista però non aiuta affatto chi abbiamo davanti a stare meglio. I deficit cognitivi non sono reversibili e insistere nel far fare esercizi o tenere disperatamente aggrappati ad una realtà che sfugge non può che far aumentare la tensione e il disagio.
E’ importante accorgersi quando è il momento di mettere al centro altro, di riconoscere delle priorità che ci sono già e che non scegliamo noi.
Scoprire che è molto più importante la felicità della persona piuttosto che la sua capacità di fare i conti o ricordare gli anniversari o i giorni della settimana; accorgerci che possiamo (dobbiamo!) prevenire e curare i sintomi psicologici e comportamentali senza intestardirci nell’inseguire le funzioni cognitive che sono andate perse; toccare con mano che se accettiamo i deficit irreversibili e ci concentriamo su tutto ciò che mette a proprio agio la persona con demenza i deficit della malattia si riducono di molto…
Insomma: riconoscere le priorità ci fa andare nella direzione giusta, evitandoci inutili sprechi di energia nel tentativo di controllare noi l’evoluzione della malattia e aiutandoci a concentrare la nostra presenza su ciò che può davvero far stare bene.
#RicominciareConlAlzheimer