CONVERSAZIONI CAPACITANTI
Sulla Risposta in Eco con un anziano con demenza di grado severo

Quando la demenza è di grado severo può sembrare impossibile o inutile avviare una conversazione e spesso si tende a rifugiarsi nel solo linguaggio non verbale per entrare in contatto.
Eppure, calibrando con sapienza l’ascolto e la scelta delle parole, anche quando apparentemente la comunicazione tramite il canale verbale sembra impossibile si possono aprire squarci di dialogo che fanno stare bene.

Parlare è un’attività tipica dell’essere umano e mantenere attiva la possibilità di conversare anche quando il contenuto non è ben comprensibile aiuta la persona a sentirsi tale.
Avere qualcuno che ti prende sul serio e ti riconosce come interlocutore degno nonostante la demenza apre alle volte quegli squarci di benessere che solo la relazione riesce a procurare.

Riporto dal sito www.gruppoanchise.it la trascrizione di una chiacchierata con una persona anziana affetta da demenza frontale di grado severo (MMSE non somministrabile) resa possibile e feconda grazie all’utilizzo della Risposta in Eco e di altre tecniche capacitanti che hanno favorito l’incontro nel qui ed ora con la persona che avevo davanti, anche indipendentemente del contenuto esplicito delle singole parole.

“Tutto a posto, neh!” – Sulla Risposta in Eco